Pensiero unico ammorbande ridondante

(Don’t mortimerize yourself)

Il lavoro vuol essere una denuncia del danno che il " pensiero unico " crea sull'individuo e nella società. Nei più svariati ambiti ormai, la maggior parte dei messaggi veicolati, che all'apparenza possono risultare innocui, in realtà celano idee manichee di non accettazione di qualsiasi tipo di critica o discussione e veicolano il germe dell'odio verso chi ha opinioni contrarie. La figura antropomorfa (Mortimer*) è la rappresentazione di una persona “bombardata” da ogni direzione (Internet, smartphone, televisione, radio, giornali, altre persone) dalle frecce che simboleggiano i messaggi, i quali, all'interno un involucro bello, “colorato”, all'apparenza invitante, contengono il “veleno” nero del voler stroncare ogni idea che osi mettere in dubbio la “narrazione” generale che si vuole imporre. La linea verde sul bordo della figura è la sua coscienza, il pensare e la capacità di elaborare un giudizio critico. Sotto il costante bombardamento questa barriera presto cede, la freccia trapassa le difese e il veleno si sparge all'interno della figura e della sua mente, il nero prende possesso dello spazio prima bianco… Ma questo processo non è indolore, il veleno si fa strada e la persona soffre e si contorce. Avendo abbandonato ormai ogni resistenza e non potendone più, incomincia a sua volta ad essere parte del meccanismo " sputando " all'esterno solo più odio verso chi non si conforma al pensiero comune, simboleggiato dalle frecce nere che escono dalla bocca. Lo sfondo scuro dato dalla masonite a vista, intende essere rappresentazione del clima cupo e “nebbioso” presente nella società in cui stiamo vivendo. Evitiamo di diventare come il Mortimer* del film, solo capaci di “uccidere” gli altri a parole senza alcun tipo di pensiero critico.

* Il nome prende spunto da un personaggio del film " Lo chiamavano Trinità " (1970 scritto e diretto da E.B. Clucher pseudonimo di Enzo Barboni) con Terence Hill e Bud Spencer. Il personaggio in questione, Mortimer, interpretato da Dominic Barto, è un killer che non muta mai espressione.

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[Acrilico, pennarelli industriali solidi, pvc, colla, su masonite]

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<Foto Eva Volpato>